Un Paese che Educa lancia una campagna di sensibilizzazione sull’importanza dell’educazione affettiva per bambini e ragazzi, con iniziative rivolte alle nuove generazioni, ma anche alle famiglie e a tutta la comunità. Intitolata “L’amore conta, le parole per dirlo anche”, la campagna è stata presentata ufficialmente il 29 aprile a Piateda e sarà attiva dal 30 aprile al 30 maggio: ad illustrare le attività previste sul territorio sono stati il sindaco di Piateda Simone Luca Marchesini, la dirigente dell’IC di Ponte in Valtellina Daniela Russo, il presidente dell’associazione sportiva Penta Piateda Roberto Contini, il presidente di Acli Sondrio Bruno Di Giacomo Russo e Giulia Setti di Forme, edu coach del progetto Un Paese che Educa.
La campagna segue l’iniziativa dello scorso anno “Stai con me”, dedicata alla solitudine e all’isolamento sociale di bambini e ragazzi, e si inserisce nel quadro delle azioni che Un Paese che Educa sta portando avanti sul territorio. Il progetto infatti nasce per costruire una comunità educante che sappia accompagnare la crescita di bambini e ragazzi nei piccoli centri, coinvolgendo direttamente le realtà locali e il tessuto sociale: finanziato dalla Fondazione Con i Bambini, Un Paese che Educa è realizzato da Forme in partenariato con i Comuni di Chiuro e di Piateda, le associazioni sportive Penta Piateda, GDS Chiuro e Olympia Piateda, Acli Provincia di Sondrio e l’Istituto comprensivo di Ponte in Valtellina.
Proprio nella prospettiva della comunità educante, il tema della campagna 2025 è stato scelto attraverso un dialogo fra gli attori del territorio, ma anche ascoltando gli adulti coinvolti nell’educazione dei ragazzi (genitori, insegnanti, allenatori, educatori, volontari…), che hanno risposto ad una breve indagine sugli argomenti da affrontare con bambini, ragazzi e adulti. L’educazione all’affettività è emersa come priorità condivisa e così è nata la campagna, che punta a promuovere e sostenere una rete di attori territoriali motivata e capace di accompagnare la crescita e l’educazione dei bambini e dei ragazzi, alzando l’attenzione sull’importante tema dell’educazione affettiva e sessuale.
Dal 30 aprile al 30 maggio, dunque, la campagna proporrà una serie di iniziative dedicate sia a ragazze e ragazzi, sia alla comunità locale in generale.
- Le classi terze della scuola secondaria dell’IC di Ponte in Valtellina parteciperanno ad un percorso di educazione affettiva curato da educatori e professionisti di Forme.
- Per tutta la cittadinanza, il 22 maggio si terrà un incontro formativo con la dottoressa Daniela Caccavo, psicologa e sessuologa, sul tema “Crescere insieme. Perché parlare di educazione sessuale e affettiva”.
- Ai ragazzi del territorio interessato verranno distribuiti dei gadget con frasi significative che richiamano l’importanza di usare con attenzione le parole nelle relazioni.
- Sui territori di Ponte, Piateda, Chiuro verranno affissi dei manifesti che, attraverso alcune frasi significative, richiamano l’attenzione di tutti i cittadini sulle parole che usiamo per parlare di sentimenti.
- Le Botteghe educanti, i presidi che sul territorio fanno da punto di riferimento per bambini e ragazzi, riceveranno un gioco in scatola che aiuta a far riflettere i ragazzi sull’importanza del consenso.