Un laboratorio di fotografia, un’occasione di confronto fra generazioni, un momento di riflessione sulla memoria, le radici e la loro importanza per il domani. Con il progetto Ri-Costituente in queste settimane l’Ostello Guicciardi ha ospitato un laboratorio dedicato a ragazzi e ragazze, che attraverso la fotografia hanno esplorato il borgo di Boffetto, le usanze di un tempo e la memoria collettiva della comunità.
Ad accompagnarli in questo percorso sono stati alcuni anziani del paese, che hanno rievocato i propri ricordi legati a luoghi, edifici, strade del paese: la fotografia è così diventata un ponte fra le generazioni, un modo per riportare in vita memorie e storie. Partendo dai racconti dei “nonni”, i ragazzi hanno catturato tanti aspetti di Boffetto con scatti spontanei, ritratti autentici e prospettive sorprendenti, guardando con i propri occhi e dalla propria prospettiva i luoghi di cui gli anziani hanno parlato con tanto affetto.
Il laboratorio però non si è fermato alla riscoperta del passato o alla nostalgia: questo incontro fra generazioni è stato anche e soprattutto un’occasione per immaginare il futuro, riflettendo insieme sull’idea della Costituzione del 2050, il tema al centro del progetto Ri-Costituente. Per costruire un domani più consapevole e condiviso è importante saper riconoscere e dare valore alla storia, alla memoria collettiva, alle radici di una comunità.
Dopo tre intense giornate di attività, il laboratorio si conclude in questi giorni con un momento conviviale, una cena in ostello con i partecipanti al progetto: un’occasione per vedere il risultato del lavoro fatto insieme. Le fotografie scattate dai ragazzi durante il laboratorio, infatti, sono in mostra all’Ostello Guicciardi, come testimonianza di un incontro fra generazioni e come invito a riflettere sul valore della memoria e della condivisione.